Sulle tracce dello Sfusato Amalfitano: dal Sentiero dei Limoni alle proposte culinarie di Pineta 1903


Sulle tracce dello Sfusato Amalfitano: dal Sentiero dei Limoni alle proposte culinarie di Pineta 1903

Si potrebbe cominciare il percorso del Sentiero dei Limoni, il cammino che collega Maiori a Minori.

Partendo proprio da una visita al limoneto racchiuso all’interno del ristorante Pineta 1903.

La natura tipica del paesaggio Costiero, infatti, è parte integrante dell’arredo del ristorante. Il giallo dei limoni, che cadono a grappolo da un vasto pergolato.

Sono l’elemento principale del dehors di questo hub del gusto.

Qui, una serie di tavolini allestititi in modo alternato fra un albero e l’altro, permettono di assaporare i piatti di una cucina ricercata che esalta con semplicità, autenticità e creatività, la lunga tradizione culinaria campana. 

Alla scoperta dell’oro giallo Amalfitano nel sentiero dei limoni

La zona fra Maiori e Minori pare accogliere una delle più alte concentrazioni di terrazzamenti del luogo dove viene coltivato lo Sfusato Amalfitano, l’oro giallo della Costa d’Amalfi.

Il punto di partenza è dalla Collegiata di Santa Maria a Mare a Maiori, la chiesa la si riconosce dalla sua cupola in maiolica.

Da qui si prosegue per via Vena dove una serie di scale conducono nel cuore del sentiero. Sono infatti, circa 400 gli scalini che collegano la via che da Maiori porta a Minori.

Lungo il sentiero dei limoni è facile incontrare un contadino della zona che trasporta su una cesta, conosciuta come sporta, grandi quantità di limoni.

Un lavoro quello dei trasportatori dei limoni che non è solo lasciato alla forza dell’uomo, ma anche a quello della donna.

Allegorie, infatti, del trasporto dei limoni, sono le formichelle, donne che avevano, e hanno tutt’ora, il compito di portare da un luogo all’altro della costiera sporte colme di limoni. 

Sfusato Amalfitano, l’oro giallo della Costa d’Amalfi. Foto di Salvatore Moretti (Pixabay.com)

Dal villaggio di Torre a Minori nel sentiero dei limoni

Il sentiero è animato da una serie di giardini privati, oasi naturali dove viene coltivato lo Sfusato Amalfitano.

La zona più ricca di questi giardini è il villaggio di Torre, collocato circa a metà del sentiero dei limoni.

Da qui la vista si perde su distese di terrazzamenti che dipingono tutto il paesaggio della Costa d’Amalfi.

Per godere appieno del panorama sull’infinito della terra Divina, però, bisogna camminare ancora un pochino fino a raggiungere il belvedere della mortella, dove lo sguardo si perde nel blu cobalto del mare.

Qualche minuto di pausa, per poi riprendere il cammino fino raggiungere Minori. 

L’eccellenza agricola della terra Divina

Simbolo dell’agricoltura costiera, lo Sfusato Amalfitano è conosciuto in tutto il mondo per le sue caratteristiche uniche, che lo rendono davvero una eccellenza del territorio.

Di Indicazione Geografica Protetta -IGP, il limone amalfitano ha una forma affusolata, da qui il termine sfusato e presenta una buccia di medio spessore dalle tinte giallo chiaro.

Il suo profumo intenso è dato dalla ricchezza di oli essenziali e terpeni che ne esaltano l’aroma.

La sua polpa succosa e senza semi è stata anche fonte di ricerca presso l’Università Federico II di Napoli.

La quale ha dimostrato come questa varietà sia fra le più ricche presenti in Italia di acido ascorbico, ossia Vitamina C.

Non è un caso, quindi, che secoli fa lo Sfusato Amalfitano, veniva utilizzato per combattere lo scorbuto, ossia una sorta di malattia causata dalla carenza di Vitamina C.

Al di la dei suoi benefici per la salute, lo Sfusato Amalfitano è uno degli ingredienti principali della cucina locale. 

Gli Spigolacci del ristorante Pineta 1903

La cucina di Pineta 1903

Al ristorante Pineta 1903, per esempio, costituisce la materia prima di vari piatti, ma anche bevande.

Lo Spirtz Amalfitano, fatto con limoncello, prosecco e soda,  uno dei signature cocktail del ristorante, viene servito sia come aperitivo sia come bevanda per accompagnare antipasti.

Il sapore dello Sfusato Amalfitano lo si trova anche nella lista delle prime portate.

Fra queste, il Risotto al mare Bianco, fatto con seppie, calamaretti, vongole, cozze, gamberetti, scampi e grattugia di zest di limone.

Oppure gli spigolacci, ossia dei ravioli preparati nel pastificio del ristorante, ripieni di spigola, creata di patate, parmigiano, timo e agrumi, su pomodorino giallo e basilico.

Il tutto servito con una emulsione di bisque di Pesce.

Da non dimenticare poi la lista di dolci al profumo di sfusato, fra cui la delizia al limone, e la rivisitazione della caprese, riproposta dagli chef di Pineta 1903 al limone.

Una ricetta, che nata da un errore poiché fu dimenticata la farina, è diventato uno dei dessert più richiesti ed amati. 

+ There are no comments

Add yours